Storia: L'Apprentie du maître des potions (L'apprendista del maestro delle pozioni)
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Le liquide violet à l’intérieur de la bouteille carrée scintillait avec des éclats d’or. Annabelle a versé le contenu dans un bol métallique. Ensuite, elle a trouvé un pot de pierres jaunes étranges. Elle les a toutes jetées dedans également. Enfin, il y avait un bocal plein de langues de certains animaux malchanceux.
Il liquido viola all’interno della bottiglia quadrata brillava con scaglie d’oro. Annabella ne ha versato il contenuto in una ciotola di metallo. Poi ha trovato una scatola di strane pietre gialle. Le ha gettate dentro tutte anche quelle. Infine, c’era un barattolo pieno di lingue di alcuni sfortunati animali.
Annabelle a tout mélangé avec une grande cuillère en bois, en rapprochant sa bougie pour mieux voir. La potion a changé de couleurs plusieurs fois. Annabelle était ravie. Mais ensuite, elle a entendu un bruit. Le maître des potions s’était réveillé. Annabelle a vite caché le bol sous la table et est retournée furtivement dans sa chambre.
Annabella ha mescolato tutto con un grande cucchiaio di legno, avvicinando la candela per vedere meglio. La pozione ha cambiato colore più volte. Annabella era entusiasta. Ma poi ha sentito un rumore. Il maestro delle pozioni si era svegliato. In fretta, Annabella ha nascosto la ciotola sotto il tavolo e è tornata di soppiatto nella sua camera da letto.
Annabelle s’est levée tôt, comme toujours. En tant qu’apprentie du maître des potions, elle devait lui préparer son petit-déjeuner avant qu’il ne descende, nettoyer son laboratoire avant qu’il ne commence à travailler, et vendre des potions à ses clients avant qu’il ne les ait terminées.
Annabella si è svegliata presto, come sempre. Da apprendista del maestro delle pozioni, doveva preparare la sua colazione prima che lui scendesse, pulire il suo laboratorio prima che lui iniziasse a lavorare, e vendere pozioni ai suoi clienti prima che lui avesse finito di prepararle.
Annabelle est entrée dans la cuisine et a commencé à cuisiner de la bouillie. Le chien du maître des potions s’est assis à côté d’elle, et Annabelle l’a caressé.
Annabella è entrata in cucina e ha iniziato a preparare la pappa d’avena. Il cane del maestro delle pozioni si è seduto accanto a lei e Annabella lo ha accarezzato.
« Ooh, ça fait du bien », a dit le chien.
“Oh, che piacere”, ha detto il cane.
Annabelle a sursauté et a jeté la bouillie au plafond.
Annabella è saltata dalla paura, e la pappa d’avena è schizzata su tutto il soffitto.
« Fais attention ! » a aboyé le chien. « Tu m’as presque touché ! »
“Attenta!” ha abbaiato il cane. “Mi hai quasi colpito!”
« Tu sais parler ! » a crié Annabelle.
“Sai parlare!” ha esclamato Annabella.
« Il y avait un bol sous la table dans le laboratoire. Ça sentait vraiment bon. J’en ai goûté. Et maintenant je peux parler ! C’est pas génial ? »
“C’era una ciotola sotto il tavolo nel laboratorio. Aveva un odore davvero buono. Ne ho provato un po’. E ora posso parlare! Non è meraviglioso?”
« Non ! » a chuchoté Annabelle. « Je vais avoir tellement d’ennuis ! »
“No!” ha sibilato Annabella. “Sarò nei guai fino al collo!”
« Avec qui tu parles ? » est parvenue la voix du maître des potions depuis la salle à manger. « Où est ma bouillie ? »
“Con chi stai parlando?” la voce del maestro delle pozioni è riecheggiata dalla sala da pranzo. “Dov’è la mia pappa d’avena?”
« Elle parle avec moi ! » a aboyé le chien avec excitation.
“Sta parlando con me!” ha abbaiato il cane eccitato.
« Chut ! »
“Zitto!”
« Qui est là avec toi ? »
“Chi c’è lì con te?”
Avant qu’Annabelle puisse agir, la porte s’est ouverte et le maître des potions est entré, une tasse de café à la main. Il a vu la casserole par terre, la bouillie au plafond, et le chien qui sautait vers lui.
Prima che Annabella potesse fare altro, la porta si è aperta e il maestro delle pozioni è entrato, portando in mano una tazza di caffè. Ha visto la pentola sul pavimento, la pappa d’avena sul soffitto e il cane che gli saltava incontro.
« Bonjour, maître ! » a dit le chien, et le maître des potions a également craché son café au plafond.
“Buongiorno, padrone!” ha detto il cane, e il maestro delle pozioni ha sputato il caffè sul soffitto.
Mais Annabelle n’a pas eu d’ennuis. Le maître des potions a vite compris qu’il pouvait vendre la potion d’Annabelle, et qu’il avait besoin qu’elle la refasse. Bientôt, leur boutique était pleine du matin au soir.
Ma Annabella non è finita nei guai. Non è passato molto tempo prima che il maestro delle pozioni si rendesse conto che poteva vendere la pozione di Annabella e che aveva bisogno di lei per rifarla. Presto, il loro negozio era affollato dall’alba al tramonto.
Tout le monde en ville voulait parler à leurs animaux. Les gens ordinaires voulaient se lier d’amitié avec leurs animaux de compagnie, les fermiers voulaient des animaux à qui ils pouvaient donner des instructions, et les riches voulaient espionner leurs rivaux. Très vite, Annabelle et le maître des potions pouvaient se permettre des vêtements élégants et des repas somptueux.
Tutti in città volevano parlare con i loro animali. La gente comune voleva fare amicizia con i propri animali domestici, gli agricoltori volevano animali a cui poter dare istruzioni, e i ricchi volevano spiare i loro rivali. Dopo poco tempo, Annabella e il maestro delle pozioni potevano permettersi vestiti eleganti e pasti sontuosi.
Un soir, alors qu’ils savouraient un dîner de porc rôti, on a frappé à la porte. « C’est qui ? » a aboyé le chien avec excitation. Annabelle s’est levée et a ouvert la porte.
Una sera, mentre si godevano una cena a base di maiale arrosto, c’è stato un colpo alla porta. “Chi è?” ha abbaiato il cane eccitato. Annabella si è alzata e ha aperto la porta.
Un cheval se tenait dans l’embrasure de la porte. Il a forcé son entrée, suivi par deux autres. C’étaient d’énormes bêtes aux poils noirs, et ils n’avaient pas l’air sympathiques. Annabelle pouvait voir encore plus de chevaux qui attendaient dehors.
C’era un cavallo in piedi nel portico. Si è fatto strada al suo interno, seguito da altri due. Erano bestie enormi con il pelo nero, e non sembravano affatto amichevoli. Annabella ha visto che c’erano ancora più cavalli in attesa fuori.
« Lequel de vous connaît la recette ? » a henni le premier cheval en montrant les dents.
“Chi di voi conosce la ricetta?” ha nitrito il primo cavallo a gran voce, scoprendo i denti.
« Elle ! Elle ! » a crié le maître des potions. Il a attrapé son manteau et s’est enfui par la porte arrière.
“Lei! Lei!” ha gridato il maestro delle pozioni. Ha afferrato il suo mantello ed è fuggito dalla porta sul retro.
Annabelle et son chien se sont repliés dans un coin alors que les chevaux les encerclaient.
Annabella e il suo cane sono indietreggiati verso un angolo mentre i cavalli si avvicinavano a loro.
« Tu travailles pour cet homme ? » a demandé le cheval.
“Lavori per quell’uomo?” ha chiesto il cavallo.
Annabelle a hoché la tête.
Annabella ha annuito.
« Plus maintenant. »
“Ora non più.”